L'APPELLO "NON SCENDIAMO IN PIAZZA OGGI IN FAVORE DI QUESTA UE BELLICISTA"
LETTERA DEL 15 MARZO AL "Fatto Quotidiano"
Carissimi, con alcuni amici abbiamo ritenuto di redigere questo appello contro il riarmo e la guerra europea, in chiaro disaccordo con quanto è stato fatto da Serra e altri, che contribuisca, se possibile, a organizzare una larga manifestazione nazionale.
1. La Russia non è
un pericolo per l’Europa. Non esiste documento o dichiarazione o analisi
ragionevole che dia il benché minimo fondamento alla tesi contraria. Se anche
si ignora il mancato rispetto degli accordi per il non allargamento della Nato
e per la neutralità dell’Ucraina, e si attribuisce interamente alla Russia la
responsabilità della guerra, resta il fatto che l’interesse della Russia è
quello di avere buoni rapporti con l’Europa, che rappresenta per lei un grande
mercato, non certo quello di farsela nemica. Altrettanto dovrebbe essere per
l’Europa di cui del resto la Russia è parte.
2. I governanti
europei, che insieme ai maggiori media sono stati lo zerbino degli Usa di Biden
e hanno agito contro l’interesse dei loro popoli, perseverano nella loro
orribile politica anche dopo che la nuova amministrazione statunitense sembra
aver abbandonato il disegno dei neocon. Vogliono impegnare centinaia di
miliardi per armare il continente contro un nemico che loro stessi si sono
inventati. In realtà hanno in testa due sole cose: foraggiare l’industria delle
armi e creare una giustificazione al taglio delle spese sociali, a iniziare
dalla sanità e dalla formazione, per spalancare le porte, che già hanno aperto,
alla totale privatizzazione dello Stato sociale. I governanti europei, e i
media che li affiancano, agiscono nell’interesse dei grandi gruppi finanziari
che già controllano gran parte dell’economia, dell’informazione e della
politica nell’intero Occidente.
3. L’idea che di
fronte a un pericolo, in questo caso pure inesistente, si debba rispondere,
nell’era atomica, investendo nelle armi, se non ci fossero dietro corposi
interessi economici e di dominio, sarebbe solo segno di squilibrio mentale.
Anche una guerra che nascesse come convenzionale, degenererebbe inevitabilmente
in guerra nucleare quando una delle parti stesse per perderla. Nell’apocalisse
che ne seguirebbe, avrebbe comunque il sopravvento chi dispone di vettori
inattaccabili, cioè la Russia. A dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che il
vero obiettivo dei governanti europei, e di chi li sostiene, è solo quello di
trasformare il welfare in warfare e di assecondare il
processo in atto di centralizzazione della ricchezza a danno delle popolazioni.
4. Nell’era nucleare
non esiste alternativa umanamente accettabile che non sia la pace attraverso la
diplomazia. A questo dovrebbero dedicarsi i governanti. E tutte le risorse
disponibili dovrebbero servire soltanto ad accrescere la giustizia sociale e il
benessere delle persone, già duramente colpiti da trent’anni di sfrenato
liberismo. Questi sono i due veri punti discriminanti con i quali occorre
giudicare chi pretende di governare.
Roberto Passini, Alberto
Bradanini, Elena Basile, Francesco Sylos Labini, Emiliano Brancaccio, Luciano
Canfora, Lanfranco Binni, Marcello Rossi, Stefano Lucarelli, Luca Michelini,
Andrea Panaccione, Luca Baiada, Alessandra Algostino, Alessandra Valastro,
Carlo Lucchesi, Cesare Salvi, Luca Baldissara, Michelangelo Bovero, Nello
Preterossi,
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